Introduzione
Il 15 marzo 1931, la Juventus subì una delle sconfitte più pesanti della sua stagione trionfale nel campionato di Serie A 1930/31. La partita contro la Roma, disputata al Campo Testaccio, terminò con un netto 5-0 a favore dei giallorossi. Questo risultato rappresentò un duro colpo per la squadra allenata da Carlo Carcano, che si trovò di fronte a una prestazione impeccabile degli avversari e a una giornata da dimenticare sotto ogni aspetto.
La cronaca della partita
La partita iniziò subito in salita per la Juventus. Al 6° minuto, Nicolás Lombardo portò la Roma in vantaggio con un tiro preciso che sorprese Giampiero Combi. I bianconeri provarono a reagire, ma la difesa della Roma, guidata da un impeccabile Guido Masetti, neutralizzò ogni tentativo. Il primo tempo si chiuse sull’1-0, lasciando ancora speranze di rimonta per la squadra torinese.
Tuttavia, nella ripresa, la Roma dominò completamente il gioco. Al 51° minuto, Rodolfo Volk raddoppiò il vantaggio con un colpo preciso, mettendo in difficoltà una Juventus già in affanno. Poco dopo, al 61°, Fulvio Bernardini realizzò il terzo gol su calcio di rigore, spiazzando Combi e portando il risultato sul 3-0. I bianconeri, ormai demoralizzati, subirono altre due reti: al 78°, Cesare Fasanelli segnò con un’azione personale, mentre Bernardini chiuse i conti all’87° minuto con la sua doppietta personale, siglando il definitivo 5-0.
Un disastro totale
La Juventus si presentò al Campo Testaccio senza la consueta lucidità, commettendo numerosi errori sia in fase difensiva che offensiva. La difesa, solitamente solida e guidata dall’esperienza di Umberto Caligaris e Virginio Rosetta, apparve insolitamente fragile, lasciando ampi spazi agli attaccanti giallorossi. A centrocampo, Renato Cesarini e Giovanni Ferrari faticarono a imporre il loro ritmo, mentre in attacco Giovanni Vecchina e Raimundo Orsi non riuscirono a creare occasioni concrete.
Anche le decisioni arbitrali pesarono sul risultato, con l’espulsione di Attilio Ferraris della Roma al 56° minuto che, paradossalmente, non penalizzò i giallorossi. La Juventus non seppe approfittare della superiorità numerica, permettendo alla Roma di continuare a dominare il gioco.
Una lezione per il futuro
Questa sconfitta fu un campanello d’allarme per la Juventus, che comprese la necessità di mantenere alta la concentrazione in ogni partita, indipendentemente dall’avversario. Nonostante il risultato negativo, la squadra seppe rialzarsi rapidamente, dimostrando di avere la forza mentale e la determinazione necessarie per continuare la corsa verso lo scudetto.
La debacle contro la Roma evidenziò alcune aree su cui lavorare, in particolare nella gestione delle partite in trasferta e nella capacità di reagire alle difficoltà. Tuttavia, fu anche un momento di crescita per la squadra, che imparò a non sottovalutare nessun avversario e a lavorare ancora di più sul collettivo.
Un’eccezione in una stagione trionfale
La sconfitta per 5-0 contro la Roma rimane un episodio isolato in una stagione altrimenti straordinaria per la Juventus. Se da un lato questa partita rappresentò il punto più basso dell’annata, dall’altro sottolineò la capacità della squadra di reagire alle avversità e di concentrarsi sugli obiettivi a lungo termine. La Juventus continuò il suo percorso verso il titolo, dimostrando che anche una giornata negativa può essere trasformata in un’opportunità di miglioramento.