5 Maggio 2002: Il Trionfo della Juventus e la Festa per il 26º Scudetto

Il 5 maggio 2002 è una data scolpita nella storia della Juventus e nel cuore di ogni tifoso bianconero. Quel giorno, la Vecchia Signora completò una delle rimonte più straordinarie nella storia del calcio italiano, conquistando il 26º Scudetto in circostanze incredibili. La vittoria per 2-0 contro l’Udinese allo Stadio Friuli, combinata con la clamorosa sconfitta dell’Inter contro la Lazio, sancì il trionfo della squadra di Marcello Lippi, che pochi mesi prima sembrava tagliata fuori dalla corsa al titolo. Quella giornata non fu solo una vittoria sportiva, ma una lezione di determinazione, resilienza e fede “Fino alla Fine”.

La Situazione Prima dell’Ultima Giornata

Alla vigilia dell’ultima giornata di campionato, l’Inter guidava la classifica con 69 punti, seguita dalla Juventus a 68 e dalla Roma a 67. L’Inter sembrava avere il destino nelle proprie mani: una vittoria all’Olimpico contro la Lazio avrebbe consegnato ai nerazzurri il titolo. La Juventus, invece, doveva battere l’Udinese e sperare in un passo falso dei nerazzurri. La tensione era alle stelle, e i tifosi bianconeri sapevano che le speranze di Scudetto erano appese a un filo.

Nonostante le difficoltà, la Juventus scese in campo con la consueta determinazione. La squadra di Marcello Lippi sapeva che l’unico modo per tenere vive le speranze era portare a casa i tre punti contro l’Udinese. Gli occhi di tutti erano puntati anche su Roma, dove l’Inter affrontava la Lazio in una partita carica di tensione e aspettative.

La Partita Decisiva: Udinese – Juventus 0-2

La Juventus non lasciò nulla al caso e iniziò la partita contro l’Udinese in maniera aggressiva, determinata a chiudere subito la pratica. Dopo appena 2 minuti, il bomber David Trezeguet portò in vantaggio i bianconeri con un colpo di testa su assist di Pavel Nedvěd. Il gol del francese mise subito la partita sui binari giusti, dando grande fiducia alla squadra.

Pochi minuti dopo, al 11° minuto, fu Alessandro Del Piero a trovare la rete del raddoppio. Il capitano bianconero, sempre decisivo nei momenti importanti, siglò il gol che spense le speranze dell’Udinese e mise in cassaforte il risultato per la Juventus. La squadra di Lippi continuò a gestire la partita con grande maturità, mantenendo il possesso palla e controllando le poche iniziative dei friulani.

Al fischio finale, la Juventus aveva fatto il proprio dovere. Ma la festa era ancora sospesa: tutti gli occhi erano rivolti all’Olimpico di Roma, dove l’Inter stava vivendo un vero e proprio dramma sportivo.

Il Clamoroso Crollo dell’Inter

Mentre la Juventus festeggiava la vittoria sul campo dell’Udinese, arrivavano notizie incredibili da Roma. L’Inter, che era partita favorita contro la Lazio, stava crollando sotto i colpi dei biancocelesti. La squadra di Héctor Cúper, carica di pressione, si trovò in difficoltà fin dai primi minuti. La Lazio, nonostante non avesse più nulla da chiedere al campionato, giocò con grande orgoglio e inflisse ai nerazzurri una sconfitta per 4-2.

La caduta dell’Inter all’Olimpico fu il colpo di scena che sancì il trionfo della Juventus. I tifosi bianconeri, che seguivano con apprensione l’evolversi della partita di Roma, esplosero di gioia al termine del match. La Lazio aveva fatto il “favore” più grande alla Juventus, consegnando ai bianconeri uno Scudetto che sembrava ormai impossibile.

I Festeggiamenti sul Campo di Udine

Appena arrivò la notizia della sconfitta dell’Inter, esplose la festa sul campo di Udine. I giocatori della Juventus, insieme allo staff tecnico e ai tifosi presenti allo stadio, celebrarono uno Scudetto tanto atteso quanto meritato. Le immagini di Marcello Lippi in lacrime, abbracciato ai suoi giocatori, e di Alessandro Del Piero che alza il pugno al cielo, sono entrate nella storia del calcio italiano.

Uno dei momenti più emozionanti fu il coro intonato dai giocatori bianconeri insieme ai tifosi: “E chi non salta nerazzurro è!”. La rivalità con l’Inter aggiunse un sapore particolare a questo trionfo, reso ancora più dolce dalla contemporanea caduta dei nerazzurri.

I Protagonisti del Trionfo

Il successo della Juventus fu il frutto di un lavoro di squadra straordinario. David Trezeguet, con i suoi 24 gol in campionato, si laureò capocannoniere della Serie A, mentre Alessandro Del Piero si confermò il leader carismatico della squadra. Pavel Nedvěd, arrivato per sostituire Zinedine Zidane, si rivelò una pedina fondamentale a centrocampo, garantendo qualità e quantità in ogni partita.

Ma il vero artefice del successo fu Marcello Lippi, tornato sulla panchina della Juventus dopo l’esperienza all’Inter. Lippi riuscì a compattare il gruppo e a trasmettere alla squadra quella mentalità vincente che fu decisiva nella rimonta finale. La sua gestione del gruppo e la capacità di motivare i giocatori nei momenti difficili furono determinanti per la conquista dello Scudetto.