Il viaggio della Juventus nella Coppa delle Coppe 1979/80 iniziò con il confronto contro gli ungheresi del Rába ETO Győr. La gara di andata, disputata il 19 settembre 1979 a Torino, vide i bianconeri partire con grande intensità. La squadra di Trapattoni si impose con un netto 2-0, grazie a un’autorete di Lajos Pozsgai al 64’ e a un rigore trasformato con freddezza da Antonio Cabrini al 73’. Fu una partita gestita con sicurezza, in cui la Juventus mise in mostra la propria superiorità tecnica.
Il ritorno, giocato in Ungheria il 3 ottobre 1979, si rivelò più complicato del previsto. Il Rába ETO Győr entrò in campo con grande aggressività e si portò sul 2-0 grazie a un’autorete di Giuseppe Furino al 6’ e a una rete di József Póczik al 23’. La Juventus, sotto pressione, riuscì a reagire nella ripresa trovando un gol cruciale con Franco Causio al 52’, che fissò il punteggio sul 2-1. Questo risultato permise ai bianconeri di avanzare al turno successivo con un aggregato di 3-2, dimostrando carattere e capacità di adattarsi alle difficoltà.
Negli ottavi di finale, la Juventus affrontò il Beroe Stara Zagora, formazione bulgara. La gara di andata, giocata il 24 ottobre 1979 in Bulgaria, si concluse con una sconfitta di misura per 1-0. La squadra di casa, spinta dal proprio pubblico, approfittò di un momento di distrazione della difesa juventina per segnare il gol decisivo. La sconfitta complicò i piani dei bianconeri, ma Trapattoni rimase fiducioso in vista della partita di ritorno a Torino.
Il match di ritorno, disputato il 7 novembre 1979 allo Stadio Comunale, fu una delle partite più emozionanti del cammino europeo della Juventus. La squadra bianconera entrò in campo determinata e trovò il vantaggio già all’8’ con Gaetano Scirea, che sfruttò un assist di Claudio Gentile per segnare con un preciso sinistro in area. Il risultato di 1-0 portò il confronto ai tempi supplementari. Durante l’extra time, la Juventus mostrò tutta la sua superiorità tecnica: al 104’ Franco Causio segnò di testa su assist di Marco Tardelli, mentre al 109’ Vinicio Verza chiuse i conti con un destro preciso, sempre servito da Tardelli. La partita si concluse sul 3-0, con un aggregato di 3-1 che permise ai bianconeri di qualificarsi ai quarti di finale.
Nei quarti di finale, la Juventus affrontò il Rijeka, formazione croata nota per la propria solidità difensiva. La gara di andata, giocata il 5 marzo 1980 a Fiume, terminò 0-0. La Juventus riuscì a contenere le offensive dei padroni di casa, ma non trovò il gol decisivo. Trapattoni, soddisfatto della prova difensiva, sapeva che al ritorno sarebbe servita una prestazione più concreta per accedere alla semifinale.
La gara di ritorno, disputata il 19 marzo 1980 allo Stadio Comunale di Torino, fu un trionfo per i bianconeri. Franco Causio sbloccò la partita al 6’ con un preciso destro su punizione, mentre Roberto Bettega raddoppiò al 72’ con un gol in area su assist dello stesso Causio. La Juventus vinse 2-0, qualificandosi per la semifinale con un aggregato di 2-0. Fu una prestazione corale, in cui la squadra dimostrò maturità e compattezza.
Il percorso della Juventus fino alla semifinale della Coppa delle Coppe 1979/80 fu caratterizzato da partite emozionanti e momenti di grande calcio. La squadra di Trapattoni dimostrò di avere qualità e carattere, superando avversari ostici come il Rába ETO Győr, il Beroe Stara Zagora e il Rijeka. Ogni turno rappresentò una prova di forza e determinazione, con giocatori come Franco Causio, Gaetano Scirea e Roberto Bettega che si distinsero per le loro prestazioni decisive.
Con l’accesso alla semifinale, la Juventus si avvicinava sempre più al sogno europeo. Il prossimo ostacolo sarebbe stato l’Arsenal, una delle squadre più temibili della competizione. I tifosi bianconeri, entusiasti per quanto visto fino a quel momento, erano pronti a sostenere la squadra nella fase più importante del torneo, sperando di vedere la Juventus sollevare il trofeo.
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