Un derby atteso da troppo tempo
Il derby della Mole è sempre una partita speciale. Lo è oggi e lo era anche nella stagione 1978-79, quando Juventus e Torino si sfidarono il 25 marzo 1979 allo Stadio Comunale. In quella giornata storica, la Juventus ritrovò una vittoria nel derby dopo cinque lunghissimi anni di attesa, grazie a un gol arrivato nei minuti finali. L’eroe? Un giovane e determinato Antonio Cabrini, che con un guizzo all’88’ minuto regalò un successo memorabile alla Vecchia Signora.
Quella partita non rappresentò solo una vittoria sportiva, ma un trionfo di cuore e di grinta, simbolo dello spirito juventino. La squadra, in un’annata complicata, riuscì a sfoderare una prestazione eroica, gettando il cuore oltre l’ostacolo e conquistando il derby più sentito della stagione.
Una battaglia equilibrata
La partita si giocò in un’atmosfera tesa e appassionata, come ogni derby che si rispetti. Il Torino, spinto dal calore dei propri tifosi, scese in campo con l’intento di ribadire la propria supremazia cittadina. La Juventus, invece, aveva fame di riscatto. I bianconeri, guidati da Giovanni Trapattoni, schierarono una formazione solida, con Dino Zoff tra i pali, una difesa rocciosa e attaccanti pronti a sfruttare ogni occasione.
Per gran parte del match, le due squadre si affrontarono a viso aperto, con tanta grinta ma poche occasioni concrete. La Juventus, compatta e ben organizzata, resistette agli assalti granata. La difesa, guidata dal solito impeccabile Gaetano Scirea, annullò ogni iniziativa offensiva del Torino. A centrocampo, Marco Tardelli e Franco Causio lottarono su ogni pallone, mentre in attacco Roberto Bettega provò in più occasioni a mettere pressione alla retroguardia avversaria.
Il lampo di Cabrini all’88’
Quando il cronometro segnava ormai l’88’ minuto e il derby sembrava destinato a concludersi con un pareggio a reti bianche, ecco l’episodio che cambiò tutto. La Juventus si riversò in avanti con un’azione insistita e, dopo un passaggio filtrante, il pallone arrivò sui piedi di Antonio Cabrini.
Il giovane terzino sinistro, con la personalità di un veterano, si trovò al limite dell’area e fece partire un sinistro preciso e potente che trafisse il portiere granata. Un lampo improvviso, un gol che fece esplodere il settore bianconero dello Stadio Comunale. I tifosi juventini, increduli e in estasi, iniziarono a cantare a squarciagola, consapevoli di aver ritrovato finalmente la gioia del derby.
Cabrini, con quella rete, si consacrò ulteriormente come uno dei giocatori più amati della squadra, dimostrando freddezza e talento in un momento cruciale. Quel gol fu l’incarnazione perfetta dello spirito juventino: non mollare mai fino alla fine.
La difesa chiude ogni spazio
Nei pochi minuti rimanenti, il Torino tentò una reazione disperata, ma la difesa della Juventus si rivelò insuperabile. Dino Zoff, con una parata decisiva nel recupero, chiuse la porta a doppia mandata, blindando il risultato. Il triplice fischio dell’arbitro decretò la vittoria della Vecchia Signora, che tornava così a trionfare nel derby dopo un digiuno durato troppo tempo.
Un trionfo di orgoglio bianconero
Il successo del 25 marzo 1979 fu una vittoria che andò ben oltre i due punti in palio. In una stagione complicata e lontana dalle ambizioni scudetto, quella partita rappresentò un vero e proprio riscatto morale per i tifosi juventini. La rete di Cabrini all’88’ minuto divenne il simbolo della grinta, della tenacia e della fame di vittoria che da sempre contraddistinguono la Juventus.
Per i tifosi presenti quel giorno al Comunale, il derby fu una gioia indimenticabile, un momento di puro orgoglio bianconero. La Juventus aveva dimostrato ancora una volta di saper reagire nei momenti difficili, regalando ai suoi sostenitori una vittoria che valeva una stagione intera.