Un nuovo obiettivo: la Coppa delle Coppe
La stagione 1979/1980 fu un’annata ricca di aspettative per la Juventus, che si apprestava ad affrontare la Coppa delle Coppe UEFA. L’accesso alla competizione avvenne grazie alla vittoria della Coppa Italia 1978/79, traguardo che consentì ai bianconeri di partecipare a uno dei trofei più prestigiosi del panorama europeo. Questa competizione, riservata esclusivamente alle squadre vincitrici delle coppe nazionali, si presentava come un torneo duro e combattuto, in cui ogni partita poteva essere decisiva. I tifosi bianconeri, guidati dalla passione e dalla fiducia nei propri campioni, sognavano un cammino trionfale sotto la guida sapiente di Giovanni Trapattoni.
La rosa: un mix di esperienza e talento
La Juventus poteva vantare una rosa di altissimo livello, con giocatori che rappresentavano il meglio del calcio italiano e internazionale. Dino Zoff, leggenda tra i pali, assicurava sicurezza e leadership alla difesa, mentre Gaetano Scirea, con il suo talento e visione di gioco, guidava un reparto difensivo solido con Claudio Gentile e Antonio Cabrini. A centrocampo, Marco Tardelli e Franco Causio erano gli architetti del gioco bianconero, mentre in attacco spiccava il fiuto del gol di Roberto Bettega e la freschezza di Piero Fanna. Trapattoni disponeva di un gruppo compatto e affiatato, capace di affrontare qualsiasi avversario grazie a una mentalità vincente e a un’organizzazione tattica impeccabile.
Il cammino europeo prende forma: Rába ETO Győr
Il primo avversario della Juventus fu il Rába ETO Győr, squadra ungherese di buon livello. La gara d’andata, disputata il 19 settembre 1979 a Torino, vide i bianconeri prevalere con un netto 2-0. Il match fu sbloccato al 64’ grazie a un’autorete di Lajos Pozsgai, seguita dal raddoppio su calcio di rigore trasformato da Antonio Cabrini al 73’. Questa vittoria permise alla Juventus di affrontare con maggiore serenità il ritorno.
La sfida di ritorno, giocata in Ungheria il 3 ottobre 1979, fu decisamente più complicata. Il Rába ETO Győr partì forte e si portò sul 2-0 con un’autorete sfortunata di Giuseppe Furino al 6’ e una rete di József Póczik al 23’. Sotto di due gol, la Juventus riuscì a reagire nella ripresa, trovando un gol fondamentale con Franco Causio al 52’. La rete del centrocampista permise ai bianconeri di chiudere la doppia sfida con un aggregato di 3-2, ottenendo così la qualificazione agli ottavi di finale.
Ottavi di finale: il successo contro il Beroe Stara Zagora
Negli ottavi di finale, la Juventus affrontò il Beroe Stara Zagora, formazione bulgara. La partita di andata, giocata il 24 ottobre 1979, si concluse con una sconfitta di misura per 1-0. La squadra bulgara, spinta dal proprio pubblico, trovò il gol decisivo che complicò i piani dei bianconeri.
Il ritorno, disputato il 7 novembre 1979 allo Stadio Comunale di Torino, fu una battaglia intensa. La Juventus sbloccò il match all’8’ grazie a Gaetano Scirea, che segnò con un sinistro in area su assist di Claudio Gentile. Con il punteggio in parità complessiva, si andò ai tempi supplementari, dove la superiorità tecnica dei bianconeri emerse. Al 104’, Franco Causio firmò il raddoppio con un colpo di testa su assist di Marco Tardelli, mentre al 109’ fu Vinicio Verza a chiudere i giochi con un destro preciso, ancora servito da Tardelli. Il risultato finale di 3-0 sancì il passaggio ai quarti di finale con un aggregato di 3-1.
Verso la gloria europea
Il cammino della Juventus nella Coppa delle Coppe 1979/80 aveva dimostrato la resilienza e la qualità della squadra. Superando avversari difficili come il Rába ETO Győr e il Beroe Stara Zagora, i bianconeri si avvicinavano sempre di più all’obiettivo. Ogni partita era una dimostrazione di carattere, con giocatori come Scirea, Causio e Tardelli che si distinguevano per leadership e giocate decisive.
La fase successiva avrebbe visto la Juventus impegnata nei quarti di finale contro il Rijeka e, in caso di successo, proiettata verso una semifinale contro avversari di caratura internazionale. I tifosi bianconeri continuavano a sognare, fiduciosi che questa squadra avrebbe potuto regalare un nuovo prestigioso trofeo al club.