Juventus-Napoli 2-1 del 29 marzo 1987: Una battaglia epica

Il 29 marzo 1987 è una data che i tifosi della Juventus difficilmente dimenticheranno. Al San Paolo di Napoli, la squadra bianconera affrontava una delle partite più difficili della stagione, contro il Napoli di Diego Armando Maradona. Un incontro carico di tensioni e aspettative, con due squadre al massimo della forma e una rivalità già accesa dai precedenti anni.

Il contesto della stagione

La stagione 1986/87 vedeva il Napoli in corsa per il primo Scudetto della sua storia, spinto dalle prodezze di Maradona e dalla forza del gruppo allenato da Ottavio Bianchi. La Juventus, guidata da Rino Marchesi, era alla ricerca di un’affermazione in un campionato altamente competitivo, nonostante alcuni alti e bassi durante la stagione. Il San Paolo, gremito di tifosi partenopei, si preparava a una sfida di altissimo livello.

Il primo tempo: dominio partenopeo

Sin dai primi minuti, il Napoli mise in campo un’intensità travolgente. Al 14° minuto, Alessandro Renica portò in vantaggio i partenopei, sfruttando una distrazione difensiva della Juventus. Il San Paolo esplose in un boato, ma la Juventus non si arrese e cercò di costruire azioni pericolose, trovando però un Claudio Garella in giornata di grazia tra i pali del Napoli.

La reazione bianconera

Nel secondo tempo, la Juventus entrò in campo con un atteggiamento più aggressivo. Al 50°, Aldo Serena siglò il pareggio con un colpo di testa preciso su cross di Massimo Mauro. Il gol fu una scintilla per i bianconeri, che iniziarono a mettere in difficoltà la difesa del Napoli. Tuttavia, il Napoli reagì immediatamente e, grazie a un’azione corale orchestrata da Maradona, Francesco Romano riportò i partenopei in vantaggio al 58° minuto.

Un finale al cardiopalma

Gli ultimi minuti furono un susseguirsi di emozioni. La Juventus cercò disperatamente il pareggio, con Michel Platini che guidava le offensive bianconere. Massimo Briaschi, subentrato nella ripresa, ebbe un’occasione clamorosa, ma il suo tiro venne neutralizzato da Garella. Dall’altra parte, il Napoli sfiorò più volte il terzo gol, con Maradona a dettare i tempi e a ispirare i suoi compagni.

Una partita leggendaria

Il fischio finale sancì la vittoria del Napoli per 2-1, ma quella giornata rimase memorabile per l’intensità e la qualità del gioco espresso da entrambe le squadre. Per i tifosi della Juventus, nonostante la sconfitta, fu una prova di carattere e orgoglio, in un campo difficile e contro una delle squadre più forti di quegli anni.

Fino alla Fine!