Stagione 1986/87: La Juventus in un’Annata di Cambiamenti

La stagione 1986/87 rappresenta un capitolo unico nella storia della Juventus, un periodo di cambiamento e transizione dopo gli anni gloriosi del dominio sotto la guida di Giovanni Trapattoni. La decisione di affidare la guida tecnica a Rino Marchesi segna l’inizio di una nuova fase per la squadra bianconera, che si trova a dover affrontare una concorrenza sempre più agguerrita sia a livello nazionale che internazionale. Nonostante la presenza di talenti di assoluto livello e veterani di grande esperienza, la stagione si rivela complessa e ricca di sfide, con un campionato dominato dall’ascesa del Napoli di Diego Maradona.

Le Aspettative della Vigilia

All’inizio della stagione, le aspettative dei tifosi sono alte, come sempre accade per una squadra abituata a vincere. Con un mix di giocatori veterani come Gaetano Scirea, Antonio Cabrini e Michel Platini, affiancati da giovani promettenti, la Juventus punta a mantenersi competitiva su più fronti. La squadra si iscrive a tre competizioni principali: il campionato di Serie A, la Coppa Italia e la Coppa dei Campioni. Tuttavia, l’addio di Trapattoni e l’arrivo di un nuovo allenatore portano inevitabilmente a una fase di assestamento, in cui trovare il giusto equilibrio non è semplice.

In Serie A, la Juventus deve affrontare l’ascesa del Napoli, guidato da un Maradona in stato di grazia, oltre alla concorrenza di squadre come l’Inter e la Roma. In Coppa Italia, il club spera di raggiungere le fasi finali, mentre in Europa l’obiettivo è ben figurare nella prestigiosa Coppa dei Campioni, anche se la strada si rivela irta di ostacoli.

Un Campionato Combattuto

La Serie A 1986/87 si conferma una delle stagioni più competitive di sempre. La Juventus lotta con grinta, ma fatica a trovare la continuità necessaria per tenere il passo del Napoli, che guida il campionato con autorità. Diego Maradona trascina i partenopei verso lo storico primo Scudetto, mentre la Juventus alterna prestazioni di alto livello a battute d’arresto, chiudendo la stagione al quarto posto. Nonostante il piazzamento deludente per gli standard bianconeri, alcune partite rimangono impresse nella memoria dei tifosi, come la vittoria per 3-2 contro l’Inter in rimonta o il successo di misura contro la Fiorentina, che dimostrano il carattere della squadra.

In Coppa Italia, il cammino si interrompe in semifinale contro il sorprendente Cagliari, mentre in Coppa dei Campioni la Juventus viene eliminata ai rigori dal Real Madrid in un drammatico doppio confronto. Questi risultati evidenziano le difficoltà incontrate nel competere ai massimi livelli in un anno di cambiamenti strutturali e tattici.

I Protagonisti della Stagione

Nonostante le difficoltà, alcuni giocatori si distinguono per le loro prestazioni. Michel Platini, al suo ultimo anno con la maglia bianconera, continua a incantare con la sua classe e i suoi colpi di genio, mentre Aldo Serena si conferma il terminale offensivo più efficace della squadra. La difesa, guidata da un sempre impeccabile Gaetano Scirea, rappresenta il pilastro su cui la squadra fa affidamento nei momenti difficili. Stefano Tacconi, tra i pali, si rende protagonista di interventi decisivi che tengono vive le speranze bianconere in più di un’occasione.

Conclusione

La stagione 1986/87, pur lontana dagli standard di eccellenza a cui la Juventus aveva abituato i suoi tifosi, rappresenta un momento di transizione fondamentale. Le difficoltà incontrate servono come base per un processo di rinnovamento, con l’obiettivo di tornare presto al vertice. I tifosi, nonostante i risultati altalenanti, restano vicini alla squadra, condividendo il sogno di un futuro radioso. La Juventus, fedele al suo spirito combattivo, guarda avanti con determinazione.

Fino alla Fine!