Eugenio Canfari è ricordato come uno dei fondatori della Juventus e figura rappresentativa del club nei suoi primi anni di vita. Nato a Torino, Eugenio, insieme al fratello Enrico, fu uno dei promotori della creazione di una squadra di calcio che rappresentasse i giovani torinesi. Ricoprì il ruolo di primo presidente della società, ma non solo: come giocatore e dirigente, contribuì attivamente allo sviluppo della squadra e alla sua crescita, sia in campo che fuori.
Nel 1900, Canfari era uno dei pilastri della Juventus, una figura carismatica che motivava i suoi compagni di squadra e lavorava incessantemente per organizzare e consolidare la società. Sebbene i mezzi e le risorse fossero limitati, Eugenio Canfari riuscì a mantenere viva la passione per la Juventus, contribuendo a creare un ambiente di unione e di collaborazione. In questo periodo, il calcio non era ancora uno sport popolare e ben strutturato, e la figura di Canfari fu determinante per stabilire le basi organizzative che avrebbero permesso al club di sopravvivere e crescere.
Eugenio non era solo un dirigente, ma anche un esempio di passione e dedizione. In campo, si distingueva per la determinazione e lo spirito combattivo, caratteristiche che trasmise ai suoi compagni e che diventarono parte integrante del DNA bianconero. La Juventus di Canfari era una squadra giovane, inesperta, ma animata da una grande volontà di affermarsi. Eugenio fu il primo a comprendere l’importanza del lavoro di squadra e della perseveranza, valori che avrebbe trasmesso a tutti coloro che si unirono al club negli anni successivi.
La storia di Eugenio Canfari è emblematica del periodo pionieristico della Juventus. Senza figure come lui, la squadra non avrebbe potuto superare le difficoltà iniziali e consolidarsi come realtà sportiva di rilievo. Canfari è stato una guida non solo per i suoi compagni, ma per tutti coloro che avrebbero continuato a portare avanti il progetto bianconero.